Sulle pagine di RADICI si è affrontato più volte il tema, spinosissimo, del gioco d’azzardo. Uno studio condotto su oltre 1500 ragazzi tra i 14 e i 20 anni, non fa che confermare la pericolosa tendenza dei più giovani verso slot-machine (reali o virtuali che siano) e scommesse. Un 20% di questi associa infatti la parola “azzardo” al divertimento, al guadagno facile. Di positivo c’è che i giovani intervistati, a differenza degli adulti, sembrano conoscere bene i rischi del gioco. Il 92% ritiene che il gioco d’azzardo sia potenzialmente pericoloso e crea dipendenza. Perché dunque giocare? Per arricchirsi, secondo il 67%, per il gusto della sfida o, peggio, per noia (rispettivamente 16% e 15%). Troppo poco per dire che stiamo educando una generazione di giocatori d’azzardo, ma sta a noi adulti tenere i giovani in allerta sui rischi che corrono.

Giovanni Canzanella