Domanda posta da Jacopo Lombardo

All’alba dell’unificazione d’Italia, il primo quotidiano ad affermarsi in ambito laico fu Il Secolo, fondato dai fratelli Sonzogno a Milano nel 1866 e pubblicato fino al 1927. Si trattò della prima esperienza importante di stampa nazionale a registrare livelli consistenti di diffusione. Il Secolo aveva infatti circa 30mila copie di tiratura ed era acquistabile per 5 centesimi di lire. Fu inoltre il primo giornale a importare dalla Francia il romanzo d’appendice.
I primi quotidiani in Italia costavano tra i 5 e i 15 centesimi (un operaio guadagnava in media 2 lire al giorno) ed erano composti da quattro pagine a 2-5 colonne: sulla prima trovava spazio l’editoriale, la seconda e la terza pagina erano dedicate alle notizie di carattere locale e l’ultima alle informazioni estere. Quello del giornalista non era un vero e proprio mestiere: a scrivere erano infatti uomini politici o letterati. A fine ‘800 il tasso di alfabetizzazione era molto basso, soprattutto nel Mezzogiorno; la stampa era quindi appannaggio esclusivo di un’élite del Paese.