Quando la politica latita, sono i tribunali a provvedere. A Grosseto (Toscana) il tribunale ha accettato il ricorso di una coppia omosessuale che nel dicembre 2012 si era postata con rito civile a New York.

Il Comune di Grosseto aveva rifiutato di trascrivere nei registri l’atto di matrimonio perché « la normativa italiana non consente che persone dello stesso sesso possano contrarre matrimonio ». Ma secondo il giudice, non esiste nessun impedimento nel trascrivere un atto matrimoniale celebrato all’estero, poco importa se la coppia è omosessuale e così Stefano e Giuseppe ora sono a tutti gli effetti sposati (« coniuge e coniuge », sull’atto ufficiale) e godranno degli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Ma la storia non è conclusa poiché la Procura vuole rimettere tutto in gioco e i tempi della giustizia, si sa, sono lunghi.