Forse l’evento più importante e il più costoso in un rapporto amoroso è il giorno del matrimonio. Per renderlo indimenticabile sono necessari: il luogo, il tempo e la ristorazione. Ed ecco che un numero sempre crescente di coppie straniere sceglie l’Italia come meta ideale per convolare a nozze. Più di 11mila cerimonie per stranieri nel 2022. Un aumento del 30 per cento rispetto alle cifre raggiunte prima della pandemia che situa l’Italia al primo posto in Europa. Questo numero di matrimoni ha attirato circa due milioni di visitatori con un soggiorno medio di 3,3 giorni, generando entrate di ben 600 milioni di euro per il settore del turismo. Gli Stati Uniti sono, con il 29,2 per cento del totale, il primo Paese d’origine degli sposi, mentre le coppie del Regno Unito occupano, con il 25,7 per cento, il secondo posto. Le destinazioni preferite sono soprattutto in Toscana. I costi sono eccessivi e non certo alla portata di tutti. Si possono ridurre se si decide di tenere la cerimonia di martedì o di venerdì, ma si deve prendere in conto la superstizione, una caratteristica tipicamente italiana. E sì, perché questi due giorni sono considerati sgraditi, e per l’antica superstizione le nozze celebrate in uno di questi giorni porterebbero sfortuna agli sposi. C’è infatti un antico proverbio che dice: “Né di Venere né di Marte, non si sposa né si parte”. Il martedì si associa a Marte, il dio romano della guerra, che potrebbe portare ad una vita coniugale di litigi. Il venerdì invece si collega a Venere, la dea certamente della bellezza e della fertilità, ma considerata anche furba e infedele, qualità piuttosto spiacevoli in un rapporto di coppia. Insomma un matrimonio all’italiana completo anche delle sue superstizioni.