A Pomaia, un piccolo borgo della provincia di Pisa, il buddhismo tibetano si radica ormai da decenni e sta per compiere un passo importante con la costruzione del primo monastero buddhista tibetano d’Italia. Il progetto, che nasce da un’idea degli anni 1990, diventa realtà grazie all’impegno della comunità buddhista locale e del sostegno delle autorità, che hanno recentemente approvato la costruzione.

Il monastero, che sarà realizzato sulla collina di una cava, avrà una forte connotazione simbolica, volendo “risanare” un’area che un tempo era stata sfruttata. Il progetto architettonico, curato dall’architetto Gino Zavanella, ha scelto di non alterare la collina, cercando di non toccare neppure un metro cubo di terra. Il monastero sarà affiancato da un parco della contemplazione e della pace, uno spazio aperto a tutti, dove chiunque potrà meditare e trovare momenti di silenzio.

Il dialogo interreligioso è un elemento chiave del progetto, che si propone come contributo alla società locale e come simbolo di pace universale, seguendo i principi del Dharma. Il Dharma, nella tradizione buddhista, rappresenta l’insegnamento del Buddha, che include concetti fondamentali come la compassione, la non violenza, e la ricerca della verità e della liberazione dalla sofferenza. Principi che ispirano una vita di consapevolezza e armonia con gli altri e con l’ambiente.