Il termine am-lira deriva dall’inglese allied military lira, cioè “lira militare alleata”.

L’am-lira era infatti la valuta introdotta in Italia dagli angloamericani nel luglio 1943, dopo lo sbarco in Sicilia. Inizialmente era stampata dalle tipografie del Bureau of Engraving and Printing (la zecca americana), anche se sulle banconote fu impressa la scritta issued in Italy (“stampato in Italia”). Furono emessi tagli da 1,2,5 e 10 lire (di forma quadrata) e tagli da 50, 100, 500 e 1.000 lire (rettangolari, come i dollari). Cento am-lire corrispondevano a un dollaro statunitense. Si calcola che ne furono stampate 143 miliardi.
Dal 1947 la Banca d’Italia assunse il controllo di queste banconote, emettendo altre am-lire e iniziandone la sostituzione con i biglietti propri. L’am-lira, che contribuì all’inflazione che colpì l’Italia alla fine della Seconda guerra mondiale, restò in corso fino al 30 giugno 1950.