La Commedia di Dante promosse il volgare fiorentino a lingua letteraria. Ma è diventato l’italiano di tutti solo dei secoli dopo.

Se oggi parliamo italiano il merito è anche di Dante Alighieri. La storia è nota: il Sommo Poeta diede dignità letteraria al fiorentino adottandolo per scrivere la Commedia; il poema divenne presto un best seller (per l’epoca) e il fiorentino si impose. Ma fino a quel momento, come si parlava, e si scriveva in Italia? Quante lingue c’erano nel Paese? Ed è vero che, se i francesi non si fossero messi di mezzo, oggi parleremmo siciliano? Ma andiamo con ordine.
Fra il XIII e il XIV secolo non c’era ancora un’idea chiara su quale lingua standard dovesse essere usata in Italia. Al tempo la Penisola era caratterizzata ­– e lo è ancora oggi – da una grande diversità linguistica: ogni città disponeva del proprio dialetto.