La sua prima “opera”: l’armatura di un pupazzo costruito con il fil di ferro plastificato della busta della merenda. Da allora Jago non ha mai smesso di creare e scolpire, nemmeno quando le gallerie d’arte gli hanno detto che per lui non c’era spazio. Ha aggirato l’ostacolo diventando la galleria di sé stesso. E infatti dice: “lo sono un museo”.
“Non sono mai stato interessante per le gallerie d’arte. E allora sono diventato la galleria di me stesso”. Jacopo Cardillo, ormai solo Jago, è ostinato come il marmo che scolpisce…