Le recenti inchieste giudiziarie in Italia confermano il ruolo centrale del traffico illecito di rifiuti, un business che coinvolge non solo le mafie, ma anche il mondo imprenditoriale e politico. Le indagini rivelano come autorizzazioni ambientali e appalti pubblici siano spesso terreno fertile per corruzione e infiltrazioni criminali.
Secondo il Rapporto Ecomafia 2023 di Legambiente, il mercato nero dei rifiuti in Italia muove circa 8,8 miliardi di euro all’anno, mentre a livello europeo il giro d’affari supera i 9 miliardi. Le indagini hanno evidenziato il coinvolgimento di reti internazionali, con rifiuti italiani smaltiti illegalmente in Paesi come Turchia, Grecia e Lettonia. Arresti recenti in Croazia e Spagna confermano l’esistenza di un traffico transnazionale difficile da controllare, dove container di materiali pericolosi riescono a sfuggire ai controlli ufficiali.
L’allarme lanciato dagli esperti evidenzia un sistema ben strutturato, in cui documentazioni apparentemente regolari mascherano operazioni illegali su larga scala, con gravi conseguenze ambientali e sanitarie.