Il y a 90 ans, sous le fascisme, le film sonore italien faisait ses débuts, et l’Italie découvrait la première voix du cinéma, Dria Paola.

Il 7 ottobre 1930, al Supercinema di Roma, in una sala zeppa di alti rappresentanti del governo fascista, debuttava il primo film sonoro italiano. A dargli voce era una ragazza di Rovigo, Etra Pitteo, in arte Dria Paola.
Il fascismo aveva capito che la cinematografia parlant, come la chiamavano i francesi, avrebbe rivestito un ruolo cruciale nella propaganda di regime. Per questo decise di favorire il business di imprenditori come Stefano Pittaluga, che a Roma aveva da poco inaugurato nei teatri di posa della vecchia Cines i primi studi cinematografici attrezzati per il sonoro.