L’Autostrada del Sole fu costruita in soli otto anni. Prima, per andare da Milano a Napoli, ci volevano più di due giorni.

Nessuna opera pubblica ha unito l’Italia più dell’Autostrada del Sole, una striscia d’asfalto lunga quasi 760 chilometri che attraversa sei regioni, collegando il Nord e il Sud del Paese. Un’opera avveniristica che pose l’Italia all’attenzione del mondo e fu determinante per il boom economico degli Anni ‘60.
Il 4 ottobre 1964, al castello di Firenze, il presidente del Consiglio Aldo Moro inaugurò in diretta televisiva l’ultimo tratto dell’A1 definendola “un’impresa ardita e geniale, per il cui successo sono state impiegate, con straordinario risultato, le grandi risorse della scienza, della tecnica, del lavoro, della genialità creatrice del popolo italiano”. L’enfasi era giustificata dalla grandiosità dell’opera. L’A1 non era la prima autostrada italiana (la Milano-Laghi risaliva agli anni 1920), ma era quella che creava una sorta di “unità d’Italia” stradale, riducendo sensibilmente i tempi di percorrenza di automobili e camion. Prima della sua costruzione, per andare da Milano a Napoli erano necessari più di due giorni di viaggi.

RICCARDO MICHELUCCI