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Ettore Majorana fu un fisico che lavorò alle ricerche sull’atomo con Enrico Fermi e la sua scomparsa, avvenuta ottant’anni fa, resta uno dei più grandi enigmi italiani.
Ettore Majorana scomparve in una notte di marzo 1938 mentre si trovava su un piroscafo che viaggiava da Palermo a Napoli. Aveva appena inviato alla famiglia e all’amico e collega Antonio Carrelli alcune lettere che facevano pensare a un suicidio: “Non vestitevi di nero”, raccomandava ai familiari, “se volete portate pure, ma per non più di tre giorni, qualche segno di lutto. Dopo ricordatemi, se potete, nei vostri cuori e perdonatemi”. Poi scrisse ancora: “Il mare mi ha rifiutato e ritornerò domani”. Ma non tornò più.
Era il 26 marzo 1938 e dopo poco più di un anno sarebbe scoppiata la Seconda guerra mondiale.

Riccardo Michelucci / FS