Le parole – letteralmente “O tempi, o costumi!” – furono pronunciate in più occasioni da Cicerone (I secolo a.C.) per contestare la crudeltà e la corruzione della sua epoca. Le usò, per esempio, durante la sua feroce orazione contro aCatilina, senatore che stava cospirando per assassinarlo e per rovesciare il governo romano. La frase viene usata ancora oggi per criticare le usanze e il malcostume del proprio tempo, per lo più in tono bonariamente polemico.