È un avverbio di luogo e serve ad indicare dove si svolge l’azione. Ma spesso lo confondiamo con il ci che significa noi/a noi. Tutti i trucchi per vederci più chiaro…

Pochi lo riconoscono, anche se le frasi che facciamo con lui ogni giorno sono centinaia. Ma ci, ovvero l’avverbio di luogo che indica “qui, in questo posto”, è una delle parole più bistrattate del vocabolario. La maggioranza delle persone, quando analizza una frase come “C’è posto a tavola?” o “C’è qualcosa che manca?” tende a considerare il povero ci come se facesse parte del verbo, oppure a confonderlo con il suo omografo ci pronome personale atono, quello che vuol dire a noi.

Mariangela Galatea Vaglio

Plus de publications

Mariangela Galatea Vaglio, née à Trieste est journaliste et écrivaine. Elle a publié "Didone, per esempio" (Castelvecchi Ultra, 2014); "Socrate, per esempio" (Castelvecchi Ultra, 2015), "L'Italiano è bello" (Sonzogno, 2016). Elle est actuallement collaboratrice pour L'Espresso, Valigia Blu et Archeostorie.it. Elle est ainsi autrice du blog "Il Nuovo Mondo di Galatea".