È uscita recentemente la terza edizione di un dizionario che rovescia i ruoli: non sono gli adulti a spiegare le parole ai ragazzi, ma i ragazzi a raccontare la loro lingua al mondo. Si chiama Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, ed è frutto del lavoro di oltre 2000 alunni (da 11 a 14 anni) delle scuole secondarie di primo grado di tutta Italia coordinati dal linguista Giuseppe Antonelli con il sostegno della Fondazione Treccani Cultura. Dentro ci sono i neologismi di una generazione digitale – chillare, bro, gossipppare – ma anche parole antiche che i giovani hanno deciso di riscrivere a modo loro: amicizia, pace, libertà, sacrificio. Quest’ultima, ad esempio, viene definita come “ciò che rende possibile l’amore, perché solo chi ama davvero è disposto a mettersi in gioco per l’altro”.