Il declino di una delle più importanti fabbriche di dolci italiane sembra purtroppo senza fine.
Fondata nel 1860 da Stefano Pernigotti proprio a Novi Ligure, la società si affermò in tutt’Italia con la realizzazione dei celebri gianduiotti, prodotti per la prima volta nel 1927, diventando la più prolifica industria dolciaria italiana, arrivando ad acquisire un’altra celebre industria, la Sperlari, nel 1935. Tuttavia, negli Anni ’90 Stefano Pernigotti fu costretto a vendere il marchio di famiglia per mancanza di eredi e l’industria venne acquistata nel 2013 dal gruppo turco Toksöz.

Solo pochi giorni fa, l’amministratore delegato ha annunciato di non essere più interessato a tenere in piedi la storica sede di Novi Ligure e di volerla definitivamente dimettere, licenziando 100 dei 200 impiegati che restano in fabbrica, mentre i restanti saranno trasferiti negli uffici commerciali di Milano. Ad annunciare la chiusura della fabbrica è stato Tiziano Crocco, segretario generale dell’Unione italiana dei lavori agroalimentari (Uila). Nei prossimi giorni, seguiranno numerose manifestazioni di protesta proprio davanti ai cancelli della fabbrica.