Alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini, lo scorso 16 marzo si è tenuta la proclamazione per la scelta della Capitale della Cultura 2024, e la commissione ha votato all’unanimità per Pesaro.

“Quest’anno l’appuntamento arriva in un momento complicato in cui abbiamo ritrovato la guerra di nuovo così vicina a noi. Cerchiamo di guardare avanti e nello specifico al 2024 e lavoriamo con fiducia e speranza affinché tutto sia superato nel migliore dei modi”, ha detto poi il ministro. “È molto bello il gesto con cui il sindaco di Pesaro ha dedicato la vittoria alla città ucraina di Kharkiv. Veramente un gesto molto simbolico e molto forte che conferma quanto la cultura unisca e sia strumento di pace”, ha concluso.

La proclamazione di Pesaro è avvenuta su indicazione della giuria presieduta da Silvia Calandrelli e composta da: Salvatore Adduce, Maria Luisa Catoni, Beniamino de’ Liguori Carino, Stefania Mancini, Luigi Mascheroni, Giuseppe Piperata.

“Per me è stato un onore e un privilegio presiedere questa giuria”, ha dichiarato Silvia Calandrelli. “Abbiamo lavorato in autonomia e indipendenza e tutto il percorso è stato condiviso all’unanimità dall’inizio dell’analisi dei 23 dossier fino ad arrivare alle 10 città finaliste. Tutte le città hanno svolto un lavoro difficile in un contesto complicato dalla pandemia ma i risultati sono stati di altissimo livello. L’invito che faccio è a non disperdere il patrimonio straordinario che è stato messo in campo dalle comunità”.

La città vincitrice, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. Le altre città finaliste del titolo per il 2024 erano: Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU), Vicenza.