Dopo decenni alla guida della Rossa più famosa d’Italia, quella Ferrari che tutto il mondo ci invidia e desidera, Luca Cordero di Montezemolo lascia la presidenza.

La decisione non è propriamente un fulmine a ciel sereno; i contrasti tra Montezemolo e Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del gruppo Fiat (a cui il marchio Ferrari appartiene) si erano da tempo acuiti ed i due super-manager erano da tempo ai ferri corti. Già dopo l’ultimo Gran Premio di Monza, che ha visto un’impreparata Ferrari ritirarsi dalla gara, Marchionne aveva criticato gli scarsi risultati ottenuti dalla scuderia, tirando in ballo proprio quel Montezemolo che da presidente ha comunque vinto 14 titoli mondiali e 118 gran premi, dal 1991 ad oggi.

“Nessuno è insostituibile”, è stata la lapidaria dichiarazione dell’AD Fiat. Vero è che negli ultimi anni i risultati della Ferrari non sono stati brillanti, e ormai a Torino la presenza di Montezemolo era ampiamente osteggiata da tutto il consiglio d’amministrazione, quindi la separazione era nell’aria. Una separazione dunque consensuale, si trattava solo di discutere di soldi. Tanti soldi.
27 milioni di euro di liquidazione, più o meno, che sicuramente consoleranno il nobile Luca per la perdita. In proporzione, la cifra non è esagerata considerando che il marchio Ferrari vale attualmente 4 miliardi di euro. A sostituire Montezemolo alla guida della Ferrari sarà proprio l’italo-canadese Marchionne, che ha rassicurato gli investitori affermando che la Ferrari rimarrà a Maranello, da italiana, e continuerà ad essere il simbolo del lusso nel mondo. Nessuna svendita quindi, e gli appassionati di motori possono dormire tranquilli sapendo che la produzione di auto d’alta gamma rimane la vocazione principale di casa Ferrari. Cosa sarà invece di Luca Cordero di Montezemolo? Lui è il più probabile candidato alla presidenza della nuova Alitalia, da poco acquistata dagli arabi di Ethiad. Nel frattempo, a Los Angeles si festeggiano i 60 anni di Ferrari negli Usa, con tanto di cena di gala ed un’esposizione con oltre 750 vetture da ammirare. Cambia il pilota, ma la corsa continua.

Giovanni Canzanella