Lo scrittore Erri De Luca si sofferma sul clima attuale in Italia.

“Non chiamatelo fascismo ma Salvini imita a pappagallo qualche slogan del Ventennio, per quel conosciuto disturbo della personalità definito delirio di potenza dell’improvvisato al potere”. Poi parla dello snaturamento del M5S e sorvola, per pietà, sul PD favorevole alla Tav (progetto di treno ad alta velocità tra Torino e Lyone, ndr): “A sinistra si è aperta una voragine che non ha ancora una voce di rappresentanza. Questa opposizione che esiste nella società aspetta una nuova espressione”. Lo scrittore Erri de Luca si dice disgustato dalla fase politica che il Paese sta vivendo senza però lasciarsi andare alla rassegnazione: “Al pianoterra della società, che frequento, trovo continue ragioni di conforto e di allegria. Ci sono forze che mi rendono lieto di appartenere al loro tempo”. Il problema è che nessuno, al momento, pare riuscire a rappresentarle.

Giacomo Russo Spena / Micromega