Questa espressione, spesso citata in modo ironico, è tratta da un discorso che tenne Mussolini il 2 ottobre 1935 in opposizione alle Nazioni Unite, che avevano condannato l’Italia per l’aggressione all’Abissinia. La frase è famosa perché riportata sul Palazzo della Civiltà, a Roma, nel Quartiere dell’Euro. Questa l’iscrizione completa: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”.
“Italiani popolo di santi, poeti e navigatori”
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