La moka, ideata da Alfonso Bialetti nel 1933, nacque da un’intuizione: l’industriale osservò alcune lavandaie che facevano il bucato in una vasca con al centro un tubo da cui fuoriusciva acqua calda e sapone che si distribuiva sui panni. Al ritorno a Crusinallo, una piccola frazione del comune di Omegna, nel Piemonte, progettò la macchina. E la chiamò moka, dalla città di Mokha (Yemen), tra i più rinomati centri di produzione del caffè. Precedentemente il caffè si faceva in altri modi: nel 1802 il francese Antoine Descroizilles inventò la caffettiera di terracotta, la “caféolette.” Ma c’era anche il bollitore all’americana e naturalmente la cuccuma a infusione. Le macchine espresso apparvero in Italia intorno al 1906. La moka rese però più rapida l’abitudine casalinga di bere il caffè.
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