Giocare all’aperto è sempre stato un diritto indiscutibile dei bambini. Tuttavia in molti comuni italiani fioccano regole e direttive intente a limitare questo diritto. Qualche esempio: a Ponzano Veneto è proibito lanciarsi palle di neve, a Livorno è vietato arrampicarsi sugli alberi, a Finale Ligure, niente pallone per le strade. A Palermo è addirittura proibito ogni tipo di gioco sul suolo pubblico. Molti di questi regolamenti vengono, di fatto, dimenticati, ma con la scusa della quiete pubblica i divieti si moltiplicano: niente pallone, niente giri in bicicletta, niente gare a rincorrersi. In questo panorama di divieti Roma e Torino hanno deciso di eliminare ogni divieto riguardante i giochi all’aperto. I bambini sono salvi almeno nelle due capitali storiche d’Italia.

Giovanni Canzanella