Esistono da secoli. Ma come funzionano oggi? E quali verità hanno tenuto nascoste?

Doveva vincere Julian Assange. Questo, almeno secondo un sondaggio, era il parere dei lettori del settimanale statunitense Time, che nel 2010 elesse invece personaggio dell’anno il ventiseienne Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook. Assange è il giornalista australiano che due anni fa sul sito Internet Wikileaks ha iniziato a pubblicare in forma anonima migliaia di documenti segreti inerenti la politica statunitense e non solo. Ad essere coinvolta nel successivo polverone mediatico è stata anche l’Italia, dove la parola «segreto» (specie se “di Stato”) è legata più che altrove a pagine buie della storia più recente. Ma di che cosa si tratta esattamente? E perché il segreto di Stato, nato per difendere, appunto, la nazione, finisce spesso per alimentare voci di complotti e cospirazioni eversive?

Matteo Liberti

Bottone Radici