Cos’è che veramente ossessionava gli antichi Romani? Le guerre di conquista? Per niente, la depilazione… I peli superflui ai Romani piacevano ancor meno dei barbari, proprio caratterizzati da quest’ultimi: ce lo ricorda l’archeologo Cameron Moffett che ha scavato nel sito di Wroxeter, città della Britannia romana che nel II-IV secolo si chiamava Viriconium Cornoviorum. «Nell’abitato abbiamo rinvenuto oltre 50 pinzette per strappare peli», ha spiegato al Times. «I Romani le usavano per depilarsi tutto il possibile, a partire dagli odiati peli delle ascelle. Per gli uomini era norma anche la rasatura quotidiana, mentre alle donne toccava la depilazione integrale, fin dalla pubertà». Oltre alle pinzette, i Romani bruciavano la peluria con gusci di noce arroventati o la strappavano con “cerette” a base di pece: metodi tanto “cruenti” che Seneca si lamentava di come a Roma le grida di chi veniva depilato in strada lo facessero sobbalzare di continuo.