Per chi ama brindisi e calici tintinnanti, lo spumante è un bene irrinunciabile. Infatti nel 2014, ha registrato un nuovo record di esportazioni: 300 milioni di bottiglie (+22%) distribuite nel mondo.

Dall’Inghilterra alla Cina (dove il consumo è addirittura triplicato), le bollicine italiane sono ormai un simbolo che accompagna numerose feste di milioni di famiglie, con Prosecco ed Asti in cima alle preferenze. Insieme alle ottime vendite c’è però il rischio delle contraffazioni. In Germania si producono bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco che nulla hanno a che vedere con la qualità dei nostri spumanti, mentre lo champagne, celebre rivale francese, deve accontentarsi di un aumento delle vendite del 6%, piazzandosi così secondo nella secolare sfida che lo contrappone alle bollicine italiane.

Giovanni Canzanella