Tutto comincia nel 1898 quando il 17enne Guccio Gucci lascia Firenze e la fallita bottega di cappelli di paglia del padre per cercar fortuna da emigrante, prima a Parigi e poi a Londra. Nella capitale inglese, in particolare, viene assunto come cameriere al Savoy Hotel, luogo di lussi e di mode. Il ragazzo è affascinato soprattutto dai bagagli che porta su e giù con l’ascensore. Borse e valigie che raccontano di posti esotici e di un’eleganza che gli pare così magnifica da farne un obiettivo. Sogna, Guccio, di creare con le sue mani cose altrettanto belle.

È con quell’idea in testa che dopo quattro anni torna in Italia, prima a Milano, diventando direttore di una pelletteria, e poi finalmente nella sua Firenze. Lì dà una mano nella nuova sartoria di papà Gabriello e conosce la cucitrice Aida Calvelli: se ne innamora e la sposa.

Plus de publications

Nato a Lagonegro, un paesino della Basilicata, e laureato in Scienze della Comunicazione, vive a Milano. Oltre che per Radici attualmente scrive per Focus Storia e per TeleSette e realizza gli speciali biografici Gli Album di Grand Hotel. In precedenza è stato, tra gli altri, caporedattore delle riviste Vero, Stop ed Eurocalcio e ha scritto anche per Playboy e Maxim. Nella sua carriera ha intervistato in esclusiva personaggi come Giulio Andreotti, Alda Merini, Marcello Lippi, Giorgio Bocca e Steve McCurry.