Una delle peggiori calamità che affligge le aziende agricole del Sud, è senza dubbio il caporalato, una pratica criminale che sfrutta il lavoro di braccianti senza contratto e sottopagati (spesso stranieri), assunti da un intermediario illegale (il “caporale”, appunto) che trattiene per sé una parte del salario del lavoratore. Il progetto nasce da un accordo tra il Gruppo Megamark che gestisce numerosi supermercati, e l’associazione “No Cap” che si occupa della promozione delle aziende agricole che hanno a cuore i diritti dei lavoratori. Attraverso l’uso di un bollino etico denominato “NoCap” da attaccare sui prodotti in vendita nei supermarket del Sud, il Gruppo Megamark acquisterà solo prodotti provenienti da aziende rispettose dei diritti dei lavoratori. La filiera etica al momento coinvolge una ventina di aziende e 100 braccianti extracomunitari, fuggiti allo strapotere dei caporali e ora attivamente impegnati nella diffusione della filiera.