Cemento e mattoni fagocitano il paese al ritmo di 75 ettari al giorno, tesori naturalistici che non saranno più restituiti all’ambiente. 
È la fotografia che il WWF traccia nel dossier sul consumo del suolo “Terra Rubata – Viaggio nell’Italia che scompare”. Nei prossimi 20 anni la superficie urbana crescerà di circa 600mila ettari, pari a 6400 kmq. In Italia negli ultimi 50 anni la superficie di cemento si è moltiplicata, secondo i dati ufficiali, di 3,5 volte. In più, c’è la piaga dell’abusivismo edilizio che dal 1948 ad oggi ha martoriato il territorio con 4,5 milioni di abusi edilizi (207 al giorno), complici anche tre condoni (1985, 1994 e 2003).
E pensare che gli oltre 7mila km di coste italiane potrebbero essere valorizzate e riscoperte per far rifiorire il turismo, piuttosto che lasciarle alle ruspe.

Giovanni Canzanella