Si festeggia quest’anno il quinto centenario della stesura de Il Principe, l’opera di Niccolò Machiavelli universalmente considerata il testo fondatore della filosofia e scienza politica moderna. Le celebrazioni hanno iniziato il 19 febbraio scorso con una rievocazione singolare: un araldo a cavallo ha proclamato un bando di cattura contro Machiavelli, lo stesso che fu annunciato a Firenze il 19 febbraio del 1513. Nel documento originario del bando, ritrovato all’Archivio di Stato di Firenze, Machiavelli è accusato, con altri, di aver complottato contro Giovanni de’ Medici, cardinale diventato Papa proprio nel 1513. Nel 1512 i Medici avevano ripreso il potere a Firenze e vi era chi cercava di rovesciarli. Machiavelli, considerato un potenziale congiurato, venne catturato e imprigionato. Salvatosi grazie all’amnistia generale per l’elezione del Pontefice, Machiavelli si ritirò nella campagna fiorentina, a Sant’Andrea in Percussina, dove nel dicembre 1513 iniziò a scrivere Il Principe.

Giovanni Canzanella