Il che in italiano ha due usi principali: congiunzione e pronome relativo. Ecco come distinguerne l’uso, per non attorcigliare i nostri testi in frasi incomprensibili. 

In italiano gli usi principali del che sono due: congiunzione e pronome relativo. Quando è congiunzione, il che unisce due frasi: Penso che tu sia stanco di tutto questo. Ritieni che sia possibile? Credo che domani pioverà. Quando è pronome relativo, unisce sempre due frasi, ma il che è agganciato ad un nome che si trova nella prima frase e svolge la funzione di soggetto o complemento oggetto nella seconda: tu [che sei alto] mi prendi quel libro dallo scaffale?
Riconoscere i due tipi di che è importante. Aiuta molto ad evitare di fare errori nel dividere le frasi e anche nel comprenderle.

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Mariangela Galatea Vaglio, née à Trieste est journaliste et écrivaine. Elle a publié "Didone, per esempio" (Castelvecchi Ultra, 2014); "Socrate, per esempio" (Castelvecchi Ultra, 2015), "L'Italiano è bello" (Sonzogno, 2016). Elle est actuallement collaboratrice pour L'Espresso, Valigia Blu et Archeostorie.it. Elle est ainsi autrice du blog "Il Nuovo Mondo di Galatea".