Se la proposta di legge Rampelli ha, come la loi Toubon in Francia, l’intento di promuovere e tutelare la lingua nazionale, aggiunge, rispetto a quella francese a cui si ispira, delle disposizioni che ricordano uno dei periodo più “Neri” della nostra storia.

Nelle ultime settimane ha fatto molto scalpore in Italia la notizia di una proposta di legge presentata da un gruppo di deputati capeggiati dal parlamentare di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli “per la tutela e la promozione della lingua italiana”. In realtà, la proposta era stata presentata nel dicembre 2022, e riprendeva un’altra proposta, quasi identica, presentata dallo stesso deputato nel 2018, ma per motivi misteriosi la stampa italiana se n’è accorta solo agli inizi di aprile e la notizia ha finito per diventare virale, e oltrepassare addirittura i confini nazionali (anche in Francia ne hanno parlato diversi giornali).

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Originaire de Parme (Italie) chercheur en linguistique au CNRS (laboratoire CLLE-ERSS de Toulouse, dont il est directeur adjoint depuis 2010), Fabio MONTERMINI a enseigné dans les universités de Parme, Milano Bicocca et Toulouse le Mirail.
Il s'occupe principalement de morphologie de l'italien et des autres langues romanes. Depuis quelques années, il collabore avec la revue RADICI en proposant des articles de vulgarisation linguistique mais aussi des sujets d'actualité sur la société italienne et l'émigration. Il est membre du comité de direction de l'Institut de Linguistique Française et du comité exécutif de la Société de Linguistique Italienne.