Née en Sardaigne, Michela Murgia est l’une des auteures les plus populaires en Italie. Accabadora, traduit dans de nombreuses langues, est son premier succès éditorial. Elle incarne aujourd’hui une voix féminine forte de l’autre côté des Alpes, menant un véritable combat pour l’égalité des genres. RADICI a pu l’interviewer à l’occasion de la sortie de son dernier livre au titre provocateur : Stai zitta. Un ordre qui lui avait été intimé par un intervenant à l’occasion d’un débat radiophonique.
Michela Murgia ci accoglie in un angolo del suo piccolo salotto trasteverino, a Roma. Le mani si scaldano tenendo una tazza di tisana calda in una primavera romana piuttosto fredda. “Sono stata poco bene per alcuni giorni. Ho bisogno di qualcosa che mi scaldi”. Di motivi per riscaldarle almeno l’animo ce ne sono stati molti negli ultimi tempi.
Laureato come traduttore dall’italiano al danese. Da 1997 lavora ed abita a Roma. Già dalla fine degli anni Ottanta segue da vicino la società e la cultura italiane, sia tramite soggiorni di lavoro e di studio a Firenze e Milano, sia attraverso lo studio dell’italiano presso l’Università Commerciale prima ad Århus e poi a Copenaghen.
Dal 1997, quale giornalista freelance, ha pubblicato diversi articoli in varie testate danesi, tra cui il settimanale Weekendavisen e il mensile Samvirke, in campi quali la politica, la cultura, i viaggi nonché il costume italiani. Recentemente ho tradotto il romanzo “Il tempo imperfetto” di Francesco Piccolo, pubblicato in Danimarca nel 2002 presso l’editore Politisk Revy.