Lucca, quinta città della Toscana, è un piccolo e genuino gioiello che, per poterla conoscere, richiede la dote del rallentare. Scoprirla dalle mura della città, o a bordo di una bicicletta o da una delle sue torri medievali, poco importa, i movimenti devono svolgersi con lentezza. È quello che abbiamo fatto anche noi.

A piedi, correndo, in bici o con i pattini: il migliore contatto con la città di Lucca – soprattutto se è la vostra prima volta – è quello che parte dalle mura medievali che circondano il centro. Da un punto di vista storico-architettonico la visione che si ha dalle mura è, del resto, un elemento fondamentale non solo per la città di Lucca, ma per tutta la Toscana.
Nel lontano 1513 fu deciso che Lucca dovesse essere munita di un bastione difensivo in grado di proteggerla dai nemici esterni. Fu così costruito un alto muro di cinta, lungo circa 4,5 chilometri, che abbracciava l’intera città. Nel corso dei secoli il muro è rimasto fedele al suo scopo di difesa, rendendo Lucca pressoché inespugnabile, tanto che persino le maree nel vicino fiume Serchio non riuscivano a penetrare né a superare tale barriera.
Ma i tempi cambiano e i nemici, per fortuna, scompaiono.

JESPER STORGAARD JENSEN

Laureato come traduttore dall’italiano al danese. Da 1997 lavora ed abita a Roma. Già dalla fine degli anni Ottanta segue da vicino la società e la cultura italiane, sia tramite soggiorni di lavoro e di studio a Firenze e Milano, sia attraverso lo studio dell’italiano presso l’Università Commerciale prima ad Århus e poi a Copenaghen.

Dal 1997, quale giornalista freelance, ha pubblicato diversi articoli in varie testate danesi, tra cui il settimanale Weekendavisen e il mensile Samvirke, in campi quali la politica, la cultura, i viaggi nonché il costume italiani. Recentemente ho tradotto il romanzo “Il tempo imperfetto” di Francesco Piccolo, pubblicato in Danimarca nel 2002 presso l’editore Politisk Revy.