Il 2020 vede il 500° anniversario della morte del grande pittore Raffaello ed è l’occasione di riscoprire le sue opere e di svelare i segreti del suo successo.

“Qui giace Raffaello dal quale, quand’era in vita, Madre Natura temette di essere vinta e, mentre moriva, di morire con lui”. Sono le parole incise sulla tomba di Raffaello Sanzio al Pantheon di Roma, il tempio di tutti gli dèi. Non poteva d’altronde esserci luogo migliore per accogliere il “divin pittore” di Urbino, capace con la sua grazia e perfezione di competere persino con il Creato. E oggi, a 500 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 6 aprile 1520, rendiamo omaggio a questo immenso artista, dotato di un talento precocissimo e di una carismatica personalità; qualità che gli valsero le attenzioni di stuoli di committenti e… di donne.

Federica Campanelli / Focus Storia