Il Manifesto di Ventotene (1944) fu il primo grande augurio per un’Europa unita. Il primo testo ufficiale, che vedeva come primo firmatario Altiero Spinelli, prefigurava una federazione europea guidata da un parlamento.
Il destino vuole che Ventotene oggi chieda al governo italiano l’invio di famiglie di migranti per ripopolare le sue scuole che, a causa della mancanza di alunni, rischiano di chiudere. Se in estate, infatti, l’isola conta un po’ di più di 600 anime, il resto dell’anno sono appena 200. I migranti si rivelano dunque una preziosa risorsa per Ventotene e lo sarebbero anche per l’Unione Europea, cui quest’isola ha dato in qualche modo i natali. Aprire agli orfani e alle famiglie di migranti rappresenta un modo per rendere Ventotene di nuovo simbolo dell’Europa delle vere aperture, verso i deboli che diventano risorse.

Giovanni Canzanella